"La Critica" di Gabriella Zagaglia - Pittrice e Poetessa - ArtGarage No.14

Ultimo Aggiornamento: 14.08.2021
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"La Critica" di Gabriella Zagaglia - Pittrice e Poetessa

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L'artista si rivela indagando, osservando minuziosamente le sue proposte dove, a volte, aggiunge parole per dare la chiave di lettura. Il suo è un mondo composito plurimo, fatto di assemblaggi di piccoli elementi schiaccianti, come prove sulla scena di un delitto. Le immagini sono informali, destrutturate apparentemente, orientate verso un espressionismo astratto di cui ne riporta, intatta, la connotazione tipica legata al momento depressivo di una società perduta. Risalta un "Action Painting" che supera l'aspetto psicologico esistenziale e si trasforma in indagine analitica e accusatoria del male del secolo in cui viviamo. In un'apparente apologia del "caos", si dipana un racconto ricco di risvolti e fatali coordinate che convergono ineluttabilmente verso un punto di non ritorno. Numeri, parole, dati materici e impronte cromatiche-emozionali, conducono l'osservatore nel luogo dell'accaduto, irretendolo e inglobandolo nella dinamica ricostruttiva-distruttiva. La "location" d'elezione è la cronaca: dura, spietata, irriverente. Quella che ogni giorno trafigge l'uomo contemporaneo, quella che non si presenta, ma apre la porta ed entra nella mente con violenza e dalla quale, è impossibile difendersi. Il dato reale viene incluso dall'artista, in un contesto che lo pone di fronte ai propri elementi, come un assassino di fronte a dei testimoni oculari. L'osservatore si trova in una schiacciante condizione interattiva, ed è chiamato a risolvere il "rebus", a rispondere ai mille perchè che hanno causato l'evento fatale e devastante, sprofondando in quel "vuoto tra arte e vita" che indicava Robert Rauschenberg. Sempre e comunque, si respira un input alla riflessione, all'autocritica, all'introspezione. Una dimensione privilegiata, quella di chi guarda, che ha modo di ripercorrere "il film" che ha di fronte in avanti e indietro, per capire, commentare, rielaborare fatti compiuti. Gian Domenico Negroni ci svela la parte buona dell'uomo contemporaneo, quella dove la coscienza ha ancora credito nella storia e si gioca la carta del pentimento e rincrescimento da parte dei colpevoli. Il suo è un appello accorato, un urlo mirato all'immaginario collettivo, come una punta di diamante sulla lastra di vetro di una realtà agghiacciante.

l'intervista...
di Eleonora Monti
scrittrice
La sua è una storia di cambiamenti di mezza età: fino a 38 anni, l’artista Marchigiano Gian Domenico Negroni....
                         [continua]
"Dipingrafando"...
di Elisabetta Conocchioli
Docente scolastico e Poetessa
L’importante torre di un antico mulino restaurato, a sorpresa ci appare, a Passo di Treia. In questo luogo fino al 10 maggio....
                           [continua]
La critica
di Monia Malimpensa - Critico d'Arte
Galleria d'Arte "La Telaccia"- Torino
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"Il parere"
di Gabriella Zagaglia
pittrice e poetessa       [leggi]
Le mie opere

"Le Cattedrali"
Gli oceani malati

Le "cattedrali" in mezzo agli oceani. Innalzate, e poi, lasciate morire. Simbolo della pochezza umana. Strumento di potere e ricchezza.
Sfregio per i nostri mari che sono gia, di per sè, la nostra vera ricchezza.                   
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Le mie opere

"Mare d'inverno"
Fotogrammi

Qualche giorno fa, riordinando gli scaffali del mio studio, notai un involucro di carta. Era una pagina di quaderno; un foglio a righe....                                                
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"Verum"
via della Rete 23
62012 Civitanova Marche (MC)
Italy
"La Telaccia"
Corso Inghilterra, 51
10138 Torino
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via Francesco I di Lorena
62032 Camerino (MC)
Italy

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